Non esiste innovazione senza semplificazione
Non esiste innovazione senza semplificazione

Processo civile e penale telematico, tutte le novità

Il processo telematico sta evolvendo velocemente. Ora l’apparato normativo-burocratico del nostro Paese dovrà adeguarsi con una semplificazione netta dei processi che segua l’evoluzione digitale.La riforma del codice di procedura civile, in esame al Senato, sarà il primo passo in questa direzione

La Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle pubbliche amministrazioni ha svolto l’audizione del Direttore generale dei sistemi informativi automatizzati del Ministero della Giustizia, Pasquale Liccardo, il 14 e 21 settembre.

L’audizione, disponibile in video sul sito webtv della Camera, è un’ottima occasione per fare il punto sul Processo Civile e Penale Telematico e trattare alcune importanti anticipazioni.

La logica che emerge da queste novità sembra essere connotata, finalmente, dal superamento dell’atto in PDF com’è conosciuto oggi, passando per la valorizzazione dei dati strutturati. E’ risultato essere apprezzato da tutti gli interlocutori il costante risparmio economico (stimato in 80 milioni di euro all’anno) e il costante monitoraggio della giurisdizione (tramite data wharehouse oggi attivo nel civile e a breve anche per il penale).

Sul fronte del Processo Penale Telematico, nonostante l’informatizzazione massiva degli Uffici Giudiziari, le difficoltà incontrate con la produzione e la trasmissione degli atti nativi digitali sono derivate, soprattutto, da una proliferazione di sistemi separati e non integrati tra loro, non aperti all’interoperabilità esterna. Oggi per superare tale impasse è necessario creare un sistema unico, con integrazione dei vari sistemi, che tenga in considerazione la necessità di massima sicurezza e di riservatezza. Ed è proprio in questa direzione che sta andando il Ministero della Giustizia e la DGSIA mediante la predisposizione di una gara ad hoc per un sistema integrato che sarà bandita, si prevede, entro i primi mesi dell’anno 2018.

Sul fronte del Processo Civile Telematico, caratterizzato da una relativa stabilità per quanto riguarda il primo e il secondo grado di giudizio, le novità riguardano principalmente: il processo per Cassazione e quello innanzi ai Giudici di Pace; il portale nazionale delle vendite immobiliari (già realtà); il registro pubblico nazionale delle procedure esecutive e fallimentari(primo registro europeo); l’implementazione di SPID sul portale Ministeriale; la banca dati giurisprudenziale di merito.

Per la Cassazione, dove oggi sono attivi i servizi di consultazione online dei registri di cancelleria e le comunicazioni e notificazioni in ambito civile, si sta progettando e testando il sistema di scambio di atti e documenti. A differenza degli altri processi, è prevista una struttura XML aderente al protocollo sulla sinteticità degli atti stipulato con il Consiglio Nazionale Forense. Un superamento del PDF come lo conosciamo oggi quindi? Vedremo. L’utilizzo di dati strutturati degli atti è, senz’altro, un passo avanti verso l’efficacia del sistema, permettendo di trasformare le trasmissioni di documenti in trasmissioni di informazioni, come già rilevato in un mio precedente articolo.

Anche per l’informatizzazione dei Giudici di Pace, oggi totalmente assente, è prevista, a breve, l’indizione della gara necessaria per la realizzazione del sistema. Se ne parla già da diversi anni e si auspica che il 2018 sarà l’anno di svolta anche per il sistema informatico dei Giudici di Pace.

Il portale delle vendite pubbliche è operativo da luglio 2017 all’indirizzo venditepubbliche.giustizia.it. Previsto dal D.L. n. 83 del 27 giugno 2015, conv. con modificazioni, dalla L. n. 132 del 6 agosto 2015, in esso sono pubblicati tutti gli avvisi di vendita relativi alle procedure esecutive e concorsuali nonché agli altri procedimenti per i quali la pubblicazione è prevista dalla legge.

Il registro pubblico nazionale delle procedure esecutive e fallimentari, in fase di costruzione insieme a Banca d’Italia e Ministero delle Finanze, consentirà a tutti di conoscere se una determinata imprese ha pendente una qualche procedura.