Non esiste innovazione senza semplificazione
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Processo Civile Telematico, il punto: che si può fare e cosa resta

Il Processo Civile Telematico ha scelto una obbligatorietà graduale, ancora incompleta. Mancano all’appello non solo gli atti introduttivi, ma anche il deposito telematico nei procedimenti presso i Giudici di Pace, la Corte di Cassazione, alcuni Tribunali con competenze speciali per i quali a breve si attendono sviluppi

Articolo scritto insieme all’amico Maurizio Reale

Il Processo Civile Telematico, dopo sperimentazioni, entrate in vigore differite, provvedimenti autorizzativi solo per alcuni Tribunali, è diventato obbligatorio nei confronti di tutti i procedimenti per decreto ingiuntivo e per i nuovi procedimenti instaurati in primo grado presso i Tribunali e per le parti già costituite il 30 giugno 2014. Dalla stessa data è diventato obbligatorio anche per i processi in corso, dal 31 marzo 2015 per le iscrizioni a ruolo dei procedimenti esecutivi mobiliari, immobiliari e presso terzi. Infine, il 30 giugno 2015, è diventato obbligatorio per tutti gli atti delle parti costituite avanti le Corti di Appello.

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